Abbiamo conosciuto Andreea un anno fa in
occasione della prima edizione di Semplicemente Donna, tenutasi a Firenze
presso Simultanea Spazi d’arte, dove l’artista si presentò alla nostra associazione
e al pubblico esponendo una serie di dieci opere dal titolo “Sguardo di donna”;
un progetto in cui presentava donne di diverse etnie ed estrazione sociale,
concentrandosi in particolare sui loro occhi, che grandi e spalancati riflettevano
le emozioni più profonde di ognuna.
Nata a Bacau, in Romania, Andreea ha
sempre amato il disegno fin da piccola ma la vita l’ha portata come molti altri
artisti a dedicarsi ad altro. Dopo essersi trasferita in Italia nel 2002, dove
ha cominciato a lavorare come segretaria in una falegnameria, ha ripreso la sua
attività artistica soltanto l’anno scorso grazie alla nostra collettiva, evento
che le ha permesso di ritornare ad esprimere la propria creatività, dopo 15
anni di inattività, riconciliandosi con l’arte e con la vita.
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| Sguardo di donna |
Nell’esecuzione delle sue opere l’artista
si lascia trasportare dalla fantasia, dallo stato d’animo e dalle emozioni di
quel determinato momento e l’opera nasce, libera da condizionamenti, frutto
solo e soltanto del suo “Io” interiore. E’ forse proprio per questo che la sua
produzione artistica non può essere costretta in un determinato stile. Andreea
ha svariate sfumature, differenti modi di esprimersi che la portano a creare
opere sempre diverse tra loro in cui a dominare è sempre quella straordinaria
capacità d’introspezione e di riflessione sulla vita. Importante è altresì la sua
grande sensibilità che l’ha condotta molto spesso a trattare tematica sociali.
Ne sono un esempio opere come "Mamma, da
grande voglio fare la modella", in cui la Dorneanu denuncia il dilagante problema dell'anoressia, largamente diffuso soprattutto nel mondo della moda, raffigurando una donna a grandezza naturale che
sfila su una passerella mostrando il suo corpo ossuto. Un’opera in cui l’impatto
visivo è forte e nella quale Andreea ha curato ogni minimo dettaglio con lo
scopo di dare un preciso messaggio: dai chiodi che fissano i
veli (volti a simboleggiare l'imprigionamento del corpo), al tulle bianco
(emblema di giovinezza e purezza), per finire con la scelta dei colori (rosso:
simbolo del sangue versato; giallo: mondo dorato della moda; nero: il buio in
si trova la protagonista).
Presente
anche in questa seconda edizione di Semplicemente
Donna Andreea espone qui “She’s
incomplete” in cui tratta il tema della violenza sulle donne in tutto il suo
orrore proponendo un’opera dalle tonalità forti che riesce a lasciare il segno,
ad imprimere forte nell’animo di ognuno quel grido contro ogni forma di
violenza!
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| She's incomplete |
Come afferma Andreea: “vivere
la vita è un’arte e per apprezzare la bellezza del mondo dobbiamo guardare
attraverso gli occhi dell’artista”, occhi che in questo caso ci conducono a
riflettere sulla vita e le sue problematiche, guidandoci a trovare la strada
più giusta da percorrere..
F.Callipari








